Canapai– La canapa era coltivata nella maggior parte dei poderi per trarne la fibra tessile per le esigenze della famiglia. Dalle piante del catasto del 1822, sono ben identificabili a fianco di molti edifici agricoli, le buche per la macerazione e i terreni dedicati alla crescita della canapa. In genere la produzione era dedicata alle esigenze famigliari tant’e che esistevano nel comune più di ottanta telai.
Di questo oggi restano le foto.

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Fase di raccolta |
Cardatura con la gramola |
Al conzèn selezionava la qualità delle fibre |
Degli attrezzi in collezione sono presenti due sfilacciatoi:
SFILACCIATOIO con base piccola – Ha una base in legno sulla quale sono fissati centinaia di chiodi della lunghezza di 5 o più cm, e affilatissimi. Su questo attrezzo il “conzen” faceva passare le fibre di canapa e ne selezionava le diverse tipologie, da tessere o stoppa per idraulici.
SFILACCIATOIO con base lunga – E’ un oggetto che sembra più da arredo che da lavoro, con la base intarsiata.
SCOPE DI SAGGINA – Le scope sono ancora in commercio, ma l’ultimo impagliatore … che coltivava la saggina nell’orto ci ha lasciati circa 10 anni orsono. Nella collezione di Spaggiari è presente una pressa per realizzare le scope, …
Anche l’allevamento del baco da seta è cessato nel primo dopoguerra, ma ci ha lasciato in eredità alcuni filari di gelsi come questo del podere Leoni.
