SCALPELLI – Lo scalpello è un attrezzo che richiede una certa abilità nell’utilizzo, ad esempio se si deve realizzare un semplice scasso come da schizzo, prima di operare la scalpellatura orizzontale, si dovranno realizzare i due tagli verticali, con scalpello o seghetto, e solo successivamente si passerà al taglio orizzontale perché un colpo troppo vivace di mazzuolo o martello può causare una rottura lungo la venatura del legno ben oltre il desiderato. Le varie forme delle lame rispondono alle esigenze dei lavori da svolgere, ad esempio per lavori su superfici ampie si useranno scalpelli a lama larga che rendono più facile la realizzazione di un taglio piatto, diversamente per operare in scassi ristretti sarà necessario scegliere lame più piccole che entrino nello scasso, ma tra queste sarà sempre preferibile usarne una il più largo possibile compatibilmente con lo scasso. Normalmente per battere sullo scalpello si usa un mazzuolo in legno più delicato sul manico rispetto ad un martello in ferro.
L’affilatura spinta della lama (simile ad un rasoio) lo rende certamente pericoloso, ma nella mia esperienza di studente dell’avviamento professionale (età 12-14 anni) non mi ricordo di un solo compagno di classe che abbia subito ferite nelle pratiche di falegnameria. L’utensile per l’affilatura e una pietra abrasiva generalmente montata su supporto in legno e mantenuta bagnata con olio.