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LA STUFA ECONOMICA
LA STUFA ECONOMICA – E’ stata una vera rivoluzione dei primi del novecento, poiché poteva sostituire il camino con un rendimento molto più elevato nel campo del riscaldamento e una versatilità enorme nel campo degl’usi di cucina.
Forma di realizzazione – Era un prodotto industriale, poiché richiedeva la fusione della ghisa per il pianale e i telai delle portelle.
Periodo di realizzazione – Le prime stufe probabilmente risalgono ai primi del novecento, la loro diffusione è stata graduale per il non trascurabile costo, e l’utilizzo è andato gradatamente scemando con la metanizzazione del territorio anche se esistono tuttora alcuni utilizzi in aree di campagna.
Struttura – Aveva una forma cubica realizzata in materiale metallico e si componeva di :
o Un telaio in lamiera verniciata,
o Un anello tubolare posizionato sui tre lati accessibili, che circondava la struttura calda per proteggere l’utilizzatore da involontari contatti col piano incandescente;
o Un piano superiore realizzato in ghisa, composto da:
- Sull’area centrale un grosso vano chiuso da una serie di grossi anelli concentrici in ghisa estraibili
- Sul lato destro due piccoli vani chiusi da anelli, tutti estraibili e sempre in ghisa.
- Sul lato destro in apposito vano era posizionata una vaschetta per produzione acqua calda, era posizionata una
- Una tubazione metallica generalmente con diametro 12 cm che traeva origine da apposito foro sul lato posteriore destro del piano in ghisa
o Un fronte sul quale erano installati sportelli metallici a servizio di :
- Lato sinistra alto vano carica legna
- Lato sinistro centrale vano estrazione cenere
- Lato sinistro basso ??
- Lato destro alto, forno cottura dolci o arrosti
- Lato destra basso vano ripostiglio
Funzionamento – La camera di combustione è posta sul lato sinistro a valle dello sportello di carico della legna, è rivestita in materiale refrattario, come già accennato l’aria comburente entra da apposita valvola posta sul portello … brucia con la legna, la fiamma lambisce il piano in ghisa scaldandolo e scaldando anche la parte superiore del forno, e della vaschetta d’acqua, poi la fiamma si trasforma in fumi e questi attraversano la valvola di regolazione per poi risultare estratti dalle tubazioni e convogliati verso il comignolo posto sul tetto.
USI – Era una struttura multiuso, che andava dal riscaldamento alla cottura di cibi ecc. nel dettaglio:
o L’utilizzo primario era il riscaldamento dell’ambiente, che si realizzava in modo primario con le radiazioni del piano in ghisa, e dell’intero corpo della stufa. Un secondo elemento non trascurabile di riscaldamento era fornito dalle tubazioni metalliche di estrazione fumi che si sviluppavano per alcuni metri lungo le pareti a soffitto prima di entrare nella cappa a parete.
- La gestione riscaldamento era regolabile attraverso la valvola di entrata aria sul portello di carico legna, e da una seconda valvola posta a parziale chiusura della mandata fumi.
o La seconda funzione importante era la cottura o riscaldamento dei cibi, che veniva utilizzata anche in setate quando il riscaldamento non era certo necessario.
- Per il riscaldamento di pentole o padelle si usava il vano grande centrale ove la pentola poteva essere semplicemente posata o togliendo qualche anello posta a diretto contatto con la fiamma.
- Per piccoli tegamini o bricchi si utilizzavano i due vani laterali.
- Nel grosso vano con portella sul lato destro si potevano cuocere torte e altri tipi di cibo.
o Altri utilizzi erano forniti dalla vaschetta per acqua calda il cui fondo era a diretto contatto con i fumi che transitavano verso i tubi di estrazione.
o Un uso non marginale era il riscaldamento dei ferri da stiro in ghisa che nella versione senza braciere venivano scaldati sul pianale, mentre per quelli con braciere li si riforniva estraendo le brace dalla bocca di carico
o Infine con apposito stendino composto da x braccetti da x cm si poteva realizzare l’asciugatura di piccoli indumenti.