ADDRIZZA CORNA – L’immagine dell’animale, vacca o bue era importante pertanto se da piccoli si notavano corna con direzioni non troppo ortodosse si applicavano dei correttori che nel giro di uno o più anni portavano le corna ad un andamento più consono.
ANELLO A PARETE – nei mercati contadini, o dietro la stalla ove si portava la mucca per la monta, un anello murato alla parete forniva un comodo punto per il parcheggio
MORAGNE – Far uscire una mucca dalla stalla soprattutto per quelle utilizzate abitualmente per il traino era cosa estremamente semplice, ma far uscire un toro era tutt’altra cosa. Per questo si usavano due tecniche, una consisteva nel fissare permanentemente un anello tra le narici del toro, la presa dell’anello da parte del contadino era un buon elemento di controllo, poiché un eventuale tentativo di staccarsi arrecava dolore al toro e conseguentemente lo teneva buono. Un modo simile era l’uso della moragna, una specie di pinza con anello aperto, che fissato al naso bloccava il toro, col vantaggio che finite le esigenze la moragna veniva aperta lasciando libero il toro.
ROTOLO DI SALE - Un elemento consueto a fianco della posta era il rotolo del sale, una specie di anello che la mucca poteva leccare a seconda delle sue esigenze.
CAMPANACCI – Erano posti al collo delle mucche quando andavano al pascolo, attività che in pianura non era più utilizzata da inizio Ottocento.
COPRI BUOI - Erano elementi di stoffa decorata, che probabilmente servivano per abbellire l’animale nelle mostre bovine
LE MUSERUOLE – Quando la vacca veniva utilizzata per il traino di un attrezzo, per evitare che questa si bloccasse per brucare l’erba si utilizzava una museruola realizzata in filo di ferro. Un modello di dimensioni più ridotte serviva poi per i vitelli .