LE BOTTI – Nelle aziende agricole il vino era generalmente conservato in botti da 5 – 10 quintali, e il nostro lambrusco vino abbastanza leggero dai 10 ali 11 gradi non gradiva lunghe conservazioni per cui veniva consumato nell’arco dell’anno, generalmente prelevandolo giornalmente con un fiasco o altro contenitore.
IMBUTI DA BOTTI – Servivano per travasare vino da secchi o bigonci verso la botte, aveva una forma a vasca, in legno, e sul fondo emergeva un cono in rame dal quale transitava il vino o mosto.
SPINOTTI DA BOTTE – Come accennato per prelevare il vino dalle botti, queste dovevano disporre di appositi spinotti in legno. Questi erano dotati di un attacco alla botte di forma conica, che veniva forzato entro un apposito foro della botte. Una chiavetta, ovvero un perno forato con maniglia fungeva da rubinetto. Nella collezione sono presenti vari spinotti.
LE DAMIGIANE – Per piccole produzioni ad uso privato dopo la spillatura si usavano le damigiane da 30 – 50 litri a seconda del fabbisogno. Le damigiane servivano anche per chi non pigiava, ma le usavano per il trasporto di vino acquistato.
CARRETTO PER DAMIGIANE – Come si è accennato chi andava ad acquistare il vino alla cantina e al tempo non aveva l’auto si serviva di un apposito carretto realizzato con ruote da bicicletta, e telaio in legno
FILTRI PER VINO DOLCE – Per ottenere del vino dolce si utilizzava un filtro costituito da un bigoncio appeso al soffitto, che fungeva da serbatoio di partenza, a questo era collegato un filtro in tela dotato di un rubinetto d’entrata per dosare o chiudere l’ingresso di mosto. Il mosto filtrato che trasudava dal filtro era raccolto da un secondo bigoncio posto sotto al filtro.