Coltivata da fine ottocento con intensità a fasi alterne era naturalmente a gestione manuale, con la raccolta effettuata a mezzo di rampini il grosso della produzione delle barbabietole era destinato all’industria saccarifera un tempo presente anche nella nostra Provincia, ma una parte più modesta veniva utilizzata per l’alimentazione bovina.
Attrezzo per tagliare le cime – Una lama on un lungo manico veniva posta a fronte della barbabietola, quindi con una semplice spinta si tagliava la cima.
RAMPINI – Si potrebbe affermare che il mondo della barbabietola è pieno di rampini. Di seguito ne elenchiamo alcuni:
Rampini per il diserbo – Un rampino con vari uncini e una lama doveva servire per pulire le barbabietole dalla presenza di gramigna o altri infestanti ( non esistevano i diserbi).
Rampino per levare le barbe con traversa – L’attrezzo con manico in legno era composto da due denti in asse col manico e una traversa. Si piantavano i denti nel corpo della barbabietola aiutandosi col piede che spingeva sulla staffa, quindi facendo leva si estraeva il frutto dal terreno.
Rampino con denti a squadra – Si conficcavano i denti nel frutto, poi tirando la si levava dal terreno.
Forcone per movimentare le barbabietole – Una volta tolte le barbabietole dal terreno andavano ammucchiate per il futuro carico sui mezzi di trasporto che le consegnavano agli zuccherifici. Per queste movimentazioni si utilizzavano forconi a cinque e sei denti che sulle estremità dei denti anziché finire a punta finivano con una palla di un cm. Queste palle dovevano evitare che la forca si piantasse nella barbabietola.
Affetta barbabietole – Quando le barbabietole venivano utilizzate per l’alimentazione bovina, si doveva darle una forma adatta al consumo animale, per questo una particolare macchina affettatrice composta da una specie di cesto conico affiancato da un disco con quattro lame mosso da apposita manovella, realizzava l’affettazione della barbabietola.