TAVOLA DELLE COLTURE AGRICOLE DI IERI E DI OGGI- Certamente se analizziamo l’agricoltura dal 500 ad oggi, notiamo un evoluzione radicale, da un sistema di allevamento brado e pastorizia con poderi enormi sul lato feudale e piccolissimi su quello dei coltivatori diretti (i coloni romani erano dotati di circa 2 ettari a famiglia), passiamo oggi ad aziende che variano dai 20 ai 100 ettari, e il totale di animali allevati è certamente dell’ordine delle centinaia di volte quello del 500. Un dato relativo al 700, che proviene dalla vicina S. Polo ci consente un confronto con le colture odierne (boschi esclusi).
Coltura
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Fine 1700 S. Polo
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1916
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Richiesta prefettura nel 1918
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1930
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1970
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1980
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1990
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2000
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Foraggere seminate
Prati stabili
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54,3%
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30,0%
15,8%
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30,0%
0,0%
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38%
13%
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50%
16%
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47%
22%
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55%
18%
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48 %
20%
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Frumento
Granoturco
Altri
Totale cereali
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40%
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33,3%
5,4%
38,7%
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45%
15%
60%
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32,3 %
4, 0%
1,2%
37,5%
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24%
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23%
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19%
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25%
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Pomodori, barbabietole
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12%
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10%
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11,5%
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7%
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4%
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2%
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5 %
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Vite
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4,5
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20 0,5%
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1,3%
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1,7%
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1,1%
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1,9%
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Canapa
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0,2
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Altre
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0,7%
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0,9%
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0,1%
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Il processo di polarizzazione della coltura verso la produzione di latte per la trasformazione in Parmigiano, ha fortemente trasformato la tipologia delle nostre culture agricole, e come si vede dalla tabella, le foraggere e i prati stabili coprono ( in questi ultimi anni ) con una certa continuità il 70% delle coltivazioni, in sostanza ci avviciniamo ad una monocultura del parmigiano reggiano.