Vedendo le liste delle medicine è normale pensare che nella prima parte del Novecento molte malattie fossero incurabili . Tra queste:
- la spagnola (una influenza di tipo “aviaria”) - che dal 1917 e 1918 ha causato in Italia (ma anche in quasi tutte le parti del mondo) centinaia di migliaia di morti. E’ curioso il nome “spagnola”, perché deriva dal fatto che la censura nei vari stati europei impediva di parlare di questa malattia e dato che in Spagna non esisteva questa censura là se ne parlò e scrisse e così nacque la denominazione.
- La polmonite - Malattia a tutt’oggi pericolosa ma raramente mortale, era generalmente letale. Ci ricorda Giorgio Casalini che un giorno nel 1927 chiamarono il medico per il nonno, questi non poté prestare alcuna cura, e sentenziò : “E’ polmonite. Se supera i prossimi otto giorni, sarà salvo”. Purtroppo morì quattro giorni dopo.
- LA TBC – Non pochi furono coloro che contrassero la TBC nelle trincee e persero la vita nei primi anni del dopoguerra.
LE MEDICINE - Un listino dei prezzi minimi da praticarsi nelle farmacie, datato 1917, riporta nome e costo di oltre 300 specialità ( vedi Approfondimento Sanità)
Alcuni forse più attinenti ad una drogheria come: |
Acido acetico, Acido citrico, Alcool etilico, Marsala; |
Altri tuttora presenti nelle farmacie come: |
Aspirina Bayer, Italaspirina, olio di fegato di merluzzo; |
Altri ancora sembrano da pusher come: |
Cocaina, Morfina |
In questa prima parte del secolo, le presunte medicine erano tante, ma non si disponeva di antibiotici e, come ricorda Giorgio Casalini, ”il medico, nell’agosto del 1927, era stato chiamato per curare il nonno di 42 anni e dopo la visita sentenziò: è polmonite, c’è da sperare che superi i prossimi otto giorni”. Purtroppo arrivò prima il decesso.