Elenco delle storie
POPOLAZIONE E STRUTTURA DELLE FAMIGLIE
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Periodo StoricoDal Regno d'Italia a fine Ottocento
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Argomento storicoLa gente nella seconda metà dell'800
LA POPOLAZIONE - Spulciando l’archivio storico comunale emergono i rilievi statistici sulla popolazione, ed è curioso un modulo che in parte riportiamo, che si preoccupa di rilevare i nati, distinguendoli tra legittimi, illegittimi ed esposti, nonché per i matrimoni, tra celibi e vedovi, e in altre parti tra eventuali consanguinei.
Foglio di rilievo mensile MATRIMONI e NATI di aprile 1886
Nella tabella è ripreso il riepilogo annuale dei nati dell’anno 1868. E’ interessante notare che dalla sequenza dei dati non esistevano particolari periodi nei quali programmare i concepimenti e matrimoni.
Anno |
Nati legittimi |
Nati illegittimi |
Nati esposti |
Matrimoni |
Nati morti |
1868 |
189 |
9 |
0 |
32 |
3 |
Gennaio 86 |
10 |
|
|
0 |
2 |
Febbraio |
23 |
|
|
4 |
|
Marzo |
20 |
|
|
1 |
|
Aprile |
17 |
1 |
|
2 |
|
Maggio |
13 |
|
|
1 |
|
Giugno |
17 |
|
|
2 |
1 |
Luglio |
12 |
|
|
2 |
1 |
Agosto |
5 |
|
|
1 |
1 |
Settembre |
16 |
|
|
0 |
|
Ottobre |
16 |
2 |
|
3 |
|
Novembre |
12 |
|
|
0 |
1 |
Dicembre |
7 |
|
|
4 |
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Totale 1886 |
168 |
3 |
|
20 |
6 |
1870 |
153 |
6 |
|
22 |
|
Della popolazione residente abbiamo dati parrocchiali, e successivamente il censimento del 1871.
Frazione |
1821 |
1826 |
1871 |
% |
Montechiarugolo |
410 |
411 |
351 |
8,6 |
Tortiano |
420 |
360 |
500 |
12,3 |
Basilicagoiano |
1005 |
985 |
1.476 |
36,4 |
Monticelli T |
607 |
411 |
726 |
17,9 |
Basilicanova |
1196 |
1316 |
1.566 |
38,6 |
Totale |
3.638 |
3.763 |
4.055 |
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Come si può notare la popolazione è in espansione, anche se l’andamento nelle singole frazioni è altalenante, e i due poli principali sono rappresentati da Basilicanova e Basilicagoiano, realtà peraltro storicamente presenti già dall’anno Mille. Verso fine secolo la popolazione totale aveva raggiunto le 4700 unità.
STRUTTURA DELLE FAMIGLIE - Nell’Ottocento generalmente le famiglie erano piuttosto numerose. Non esistevano contraccettivi e gli elementi che frenavano l’incremento demografico erano la forte mortalità infantile e la fame. Un’analisi condotta su dati d’archivio comunale del 1857 ( dati disponibili solo il 50% della popolazione) mette in rilievo le seguenti caratteristiche :
Attività |
N° famiglie |
N° famigliari |
Persone per famiglia |
Proprietari con attività contadina |
15 |
82 |
5,5 |
Affittuari |
18 |
155 |
8,6 |
Mezzadri |
45 |
467 |
10,3 |
Famigli da spesa |
33 |
209 |
6,3 |
Casanti contadini |
76 |
298 |
3,9 |
Famigli da fagotto ( scapoli) |
16 |
16 |
1,0 |
Artigiani e commercianti |
26 |
116 |
4,5 |
Attività comunali, Statali, Clero |
38 |
97 |
2,6 |
TOTALE |
278 |
1.450 |
5,2 |
Come si vede dal prospetto, risulta abbastanza diversificata la struttura famigliare delle varie categorie. In particolare vediamo che il ruolo di mezzadri e affittuari si accompagna a famiglie estremamente numerose, perché l’attività teneva assieme il capofamiglia, due o più fratelli già coniugati e con prole; anche il numero di figli per genitore non era un elemento critico, in quanto già dai nove anni (finito l’obbligo scolastico) il ragazzo era una parziale risorsa lavorativa, e a 13-15 anni diventava un lavoratore completo.
Una situazione non molto dissimile era quella dei proprietari contadini ( generalmente operanti su piccoli poderi), e dei famigli da spesa: entrambi avevano l’alloggio gratuito e il lavoro garantito tutto l’anno, ma la dimensione famigliare media è decisamente inferiore a quella delle famiglie patriarcali dei mezzadri, anche se superiore alla media. Decisamente più critica l’attività dei contadini casanti, che avevano la certezza del costo dell’affitto ma non quella dell’impiego. La povertà era uno stimolo al contenimento del numero dei figli ( e forse la denutrizione contribuiva alla decimazione dei figli ), dal momento che risultava problematico mantenerli, mancando la possibilità di utilizzarli in lavori anche marginali, e in assenza delle risorse dell’orto, del pollaio e del latte della stalla, il costo del cibo era pesante. Accadeva così che alcuni ragazzi anche in giovanissima età uscissero di casa per andare a famiglio da un mezzadro. In età matura, con il matrimonio i figli di contadini a giornata non avevano motivo di restare in famiglia, così formavano un nuovo nucleo, e questo inevitabilmente non creava i presupposti né per avere molti figli, né per vivere in un gruppo patriarcale. Particolare è la categoria dei famigli da fagotto, giovani provenienti da famiglie indigenti, che già a 11 anni ( ne abbiamo rilevati tre) venivano affidati a famiglie di mezzadri o affittuari, e qui lavoravano in cambio di cibo e alloggio sino ai 20-22 anni ove dopo l’eventuale servizio militare passavano ad altro ruolo. Per le femmine non esisteva il ruolo di famiglio da fagotto, ma quello di servente, o fantesca in famiglie benestanti, e questo ruolo quando non interrotto da un matrimonio ( per le zitelle ) proseguiva sino al fine vita. Tenuto conto che il campione di popolazione è parziale, risultano particolarmente consistenti il numero delle guardie ( 23 ). Nell’elenco compaiono anche due maestri, due accattoni, un cacciatore. Anche nelle famiglie patriarcali il numero dei figli raramente supera le cinque unità, certamente per l’elevatissima mortalità infantile.
Nel 1834 risultava che i nuclei famigliari erano composti in media da 5,5 persone. Questo tipo di famiglia ha retto salvo poche eccezioni sino al primo dopoguerra ( 1950 ), quando la forte industrializzazione ha reso marginale la popolazione contadina, e il cambiamento dello stile di vita ha fortemente ritardato l’età del matrimonio, ancora di più quella della nascita del primo figlio, portando la media dei figli per madre al di sotto di due. Da un censimento comunale del 1951 nel comune si contavano 1676 nuclei famigliari per 6.802 abitanti con una media di 4 persone per famiglia.
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Data creazioneVenerdì, 15 Maggio 2020
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Ultima modificaMartedì, 13 Aprile 2021