LA FORMA DEGLI ALBERI – E’ strano notare come la forma di un albero ci parli del mutare dei lavori agricoli, se analizziamo la forma di una quercia nata e cresciuta in un parco, vediamo un tronco che sorregge un cappello di forma tondeggiante se invece avessimo guardato un albero in campagna, sino agli anni settanta, avremmo notato che ha parità di diametro del tronco, la parte priva di rami è molto più alta, e il cappello più stretto, questo dipende dal fatto che quell’albero veniva potato per limitare il suo impatto sul prato sottostante, e per fornire fascine da usare per il forno da pane, pali per vigne e altro e legna da ardere per camino o stufa. Se guardiamo lo stesso albero oggi, che sono cessate le esigenze descritte, e sono ormai spariti quei contadini che avevano quella cultura, vediamo che l’albero ha cambiato look, e mostra una specie di barba sotto il solito cappello per la quercia. C’è poi la quercia a tre corpi che certamente sarebbe stata occasione per deridere il contadino, ma probabilmente l’affittuario che veniva a falciare i prati, avrà pensato che il problema d’intervenire spettava al proprietario, che prima o poi avrebbe scelto quale dei tre tronchi tenere, e così, pensaci tu che non ho tempo io … .
Curioso anche il gelso che a corto di potatura ha assunto una forma a palla con rami che toccano il terreno.

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Quercia sita in via Morzola |
Quercia in un podere in affitto |
Gelso