LA CAMPAGNA D’ITALIA DI NAPOLEONE – Dalla convocazione degli Stati Generali del 1789 alla Rivoluzione vera e propria del 1793, inizia l’ascesa di Napoleone, al quale nel 1796 viene affidata la ”campagna d’Italia “. In pochi giorni con un esercito mal equipaggiato, composto da 40.000 soldati e ventiquattro cannoni, costringe i piemontesi ad un armistizio, dopo aver causato numerosissime perdite nel loro esercito (17.000 soldati e cinquanta cannoni). Il 10 maggio Napoleone sconfigge gli Austriaci a Lodi e il 14 maggio il suo generale Massena entra a Milano. In questo quadro di rapide vittorie, il duca di Parma Ferdinando di Borbone accetta una proposta di armistizio senza combattere, riconoscendo ai francesi una forte somma in denaro e alcune opere d’arte. Nel Ducato di Modena, il duca Carlo III° d’Este sceglie la fuga verso i protettori austriaci, assegnando la reggenza al fratellastro. Anche questi accetta di pagare la somma di un milione di lire oltre a dieci opere d’arte, ma cerca di scaricare l’onere sulla popolazione anziché attingere dalle casse ducali. I cittadini reggiani ritengono ingiusto il comportamento del loro duca che li costringe a sborsare tanto denaro e, nel malcontento generale, la notte del 25 agosto installano un albero della libertà in piazza del Duomo.
Il 28 agosto costituiscono la Guardia Civica a difesa delle istituzioni comunali: non si tratta ancora di una rivolta nei confronti del duca, ma una cauta ricerca di autonomia. Non appena la notizia arriva a Milano, la municipalità milanese si congratula con i valorosi cittadini reggiani.
Nell’aprile del ‘97 l’imperatore d’Austria deve rassegnarsi alla pace ( Campoformio).
Italia del 1748
Italia del 1797 con la Repubblica Cisalpina