IL SERVIZIO DI LEVA - I primi documenti relativi a tale tema sono del periodo napoleonico. Tra le prime azioni del governo ducale provvisorio vi fu nel 1815 la riorganizzazione dell’esercito, con l’istituzione di una leva obbligatoria di cinque anni, dei quali due effettivi e tre di riserva. I militari venivano chiamati al compimento dei vent’anni, e non avevano il diritto di sposarsi sino alla fine della ferma ( ovvero 25 anni). Nel 1818 si modificò la leva in cinque anni effettivi, ma per contenere il numero dei militari effettivi in 1.000 unità, in occasione della visita, si effettuava un sorteggio tra gli abili. Nel ‘29 viene ulteriormente modificata la struttura militare, abolendo la leva in favore di un esercito di volontari.

Del periodo del Regno d’Italia ritroviamo in archivio le liste di leva, con i relativi esiti della visita: ad esempio per la leva del 1893, i chiamati risultano 67, di cui 40 dichiarati abili. Una curiosità riguarda la classificazione dei coscritti in tre categorie, con la prima che comportava l’arruolamento in uno dei corpi dell’esercito, (ad esempio nella copia sottoesposta troviamo le seguenti assegnazioni: Granatiere Volontario Bersagliere Fanteria Legione reali Carabinieri
La seconda e terza categoria (5 o 6) prevedevano servizi nel deposito di Parma o nella guardia forense.