La Germania, che usciva dalla conferenza di Versailles, risultava fortemente ridimensionata territorialmente, limitata militarmente dall’obbligo di non possedere sottomarini, carri armati ecc, e soprattutto sottoposta a pagare 269 miliardi di marchi di risarcimenti. Naturalmente lo Stato non sarebbe mai stato in grado di saldare il proprio debito. Si avviò una svalutazione del marco che raggiunse livelli deliranti: a novembre del 1923, un dollaro USA valeva 4.200 miliardi di Marchi. Consci dello stato di rischio che l’economia avrebbe prodotto sulla stabilità del governo, gli americani intervennero finanziariamente sull’economia tedesca, che rapidamente si riprese, ma con la crisi economica internazionale del 1929 precipitò, perdendo il 47% del fatturato e portando i disoccupati a 3 milioni, che crebbero fino a 6 milioni nel 1932.
Nel 1924 Hitler scrisse Mein Kampf”, ove tra l’altro sosteneva che la sconfitta tedesca nell’ultimo conflitto fosse causata dai marxisti guidati dagli ebrei e su questa linea chiariva la visione razziale secondo la quale gli ariani erano la razza eletta, poi in ordine di valore seguivano gli slavi e all’ultimo posto ebrei e zingari, razze inferiori da eliminare per evitare il contagio della razza eletta ariana. Con la crisi economica del ‘29 esplosero i consensi al partito nazista che nel 1930 passo da 12 a 107 deputati. La crisi economica si acuì e alle elezioni del ‘32 i nazisti ottennero la maggioranza relativa con il 33%. L’anno successivo Hitler fu nominato cancelliere. Nel 1933 venne ufficialmente aperto il campo di sterminio di Dachau. Nel ‘34, oltre che cancelliere, Hitler assume la carica di capo dello stato. Può interessare il sintetico confronto tra fascismo e Nazionalsocialismo

Coerente coi suoi principi nel 1933 Hitler fa licenziare tutti i dipendenti pubblici non ariani; nello stesso anno ordina la sterilizzazione di alcolisti e persone affette da malattie ereditarie. Nel 1935 vieta i rapporti sessuali tra ebrei ed ariani. Nel '38 fa espellere gli ebrei dalle strutture scolastiche, dai teatri, cinema ecc.