I CEREALI - hanno ancora un ruolo importante, anche se la loro produzione nelle nostre campagne è passata dalla coltivazione del grano per scopi di alimentazione umana, prevalentemente a quella di orzo e granoturco per alimentazione animale. Anche queste coltivazioni sino a metà del secolo scorso erano prevalentemente manuali, con La semina manuale, realizzata con la minella e successivamente con seminatrici meccaniche.

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Seminatrice a spinta (e traino manuali) |
Seminatrice meccanica |
La mietitura realizzata prima con il falcetto, fu sostituita dalla mietilega. La trebbiatura che generalmente seguiva di una quindicina di giorni la mietitura per assicurare l’essicazione del grano, già dagli anni 20 veniva realizzata da imponenti macchine ( la machina da bator ). La lavorazione partiva dalla sommità della macchina ove si immettevano i covoni, da una tramoggia posta in basso, usciva il grano che veniva convogliato in sacchi, dall’altro lato usciva la pula ( al looch) e sul lato posteriore della macchina veniva convogliata la paglia che una pressa riduceva direttamente in balle legate con fil di ferro. Nelle attività legate alla sopravvivenza, finito di raccogliere i covoni dai campi, alcune donne si dedicavano alla spigolatura, ovvero la raccolta delle spighe sparse rimaste sul terreno.
Oggi? Il processo si realizza ai primi di Luglio, una macchina mietitrebbia taglia il grano, lo raccoglie lo trebbia e di tanto in tanto scarica il grano su autocarri che lo trasportano ai silos di stoccaggio.

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Mietilega |
Rievocazione di trebbiatura in piazza a Basilicanova |

Trebbiatura di granoturco.
Probabilmente queste foto del 2015 sono le ultime testimonianze di coltivazione di saggina avvenute nel podere ove il sig. Bonzanini ora defunto realizzava ancora manualmente le scope.