Elenco delle storie
CREDENZE, USANZE E FESTE IN BASILICAGOIANO
Credenze e usanze e feste in Basilicagoiano
- 15 Sagra di agosto con ballo
- 26 dicembre Santo Stefano ???
- 8 Dicembre IL PRESEPE VIVENTE con i mestieri
Ad un gruppo di commercianti del comune viene un’idea brillante : fondare un’associazione a livello comunale, in modo da unire tutte le frazioni del comune per promuovere commercialmente e turisticamente il territorio,( il nome, favoleggiante “ Gran Bazar”). Dopo un periodo d’entusiasmo, un poco il campanilismo tra le frazioni, un poco le difficoltà oggettive di avviare iniziative condivise, molti commercianti rinunciano al progetto e restò attivo solo nella frazione di Basilicagoiano. Nel frattempo un ricordo d’infanzia di Monica Caggiati, “ il presepe vivente che aveva visto a Montefiore di Romagna”, si ripropone come un sogno realizzabile, perché non farlo qui da noi ? L’idea è presto un interesse comune dell’associazione, nella quale nel frattempo erano entrate a farne parte varie persone di Basilicagoiano, trasformandola così più in proloco che in associazione di commercianti.
Si comincia a progettare l’impostazione di una Betlemme in ottica di presepe napoletano, ovvero si trasforma la strada principale di Basilicagoiano (via Parma), dalla chiesa all’incrocio con via xxv Aprile, in un villaggio con vari mestieri. I costumi e i mestieri non cercano quindi riferimenti con l’epoca romana, ma piuttosto con un tardo Ottocento, primi Novecento, (naturalmente fanno eccezione i soldati romani che non potevano certo assumere le vesti dei Regi Carabinieri).
Nel 2004 si allestisce, quindi, la prima edizione della manifestazione, certamente con la fatica per reperire materiali, strutture e costumi. Finalmente l’8 dicembre si parte, ed è un successo, che ripaga delle ansie e delle non poche fatiche. Negl’undici anni nei quali si è svolta la manifestazione, la data è sempre rimasta l’8 dicembre; il tempo, dato il periodo, non sempre è stato ottimo, ma generalmente accettabile, e comunque la manifestazione ha avuto luogo, anche se avvolta da una fastidiosa pioggerellina.
L’ impostazione e la scelta delle varie postazioni si sono evolute negli anni, mantenendo comunque l’idea base di rappresentare un ipotetico villaggio ( Betlemme ) con una serie di mestieri o ambienti, come riportato nell’allegata piantina, che vogliono tramandare le tradizioni e i mestieri del passato.
L’allestimento, da realizzarsi entro le ore 13, e il successivo smantellamento da farsi rapidamente dalle 19 in poi per poter riattivare la circolazione stradale ( bloccata per tutta la giornata), è opera di un certo impegno e richiede almeno una ventina di persone. L’obiettivo è raggiungere almeno le 40 comparse, ma se ne raggiungono velocemente almeno il doppio.
Oltre alle persone attive nelle postazioni dei mestieri, partecipano una serie di figuranti che sfilano nell’evento e poi passeggiano per il villaggio. Tra questi :
i pastori i contadini i boscaioli
il salumiere i soldati romani il lattaio
il bottaio il mugnaio la fioraia
la pescivendola i pescatori
L’insieme delle persone impegnate ( adulti e ragazzi), con relativi costumi, risulta ormai nell’ordine delle duecento persone (praticamente quasi tutte di Basilicagoiano).
Naturalmente per offrire un immagine più caratteristica, le strade e il marciapiede sono ricoperte con paglia e pula, coprendo completamento l’asfalto.
La Natività
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L’arrivo dei magi
Le massaie dispongono dei taglieri, i setacci per la farina, “ i sdass” per preparare la sfoglia col mattarello, “ la canela”…
Il fornaio prepara il pane, partendo dall’impasto manuale con il lievito madre (“alvador ”), poi lo lavora con l’impastatrice d’epoca (“ la gramla”) e infine dopo aver realizzato le pagnotte si passa alla cottura.
A proposito delle lavandaie, sul banco sono esposti pezzi di sapone artigianale, realizzati con la lavorazione di oli alimentari residui di fritture o altro, trattati a caldo con soda caustica e tanto olio di gomito.
Sempre dalle lavandaie si realizza la produzione del detersivo biologico che usavano ancora le massaie della prima parte del Novecento, ovvero ”l’alsia”, un liquido giallastro, ottenuto facendo percolare l’acqua su un lenzuolo contenente cenere di legna (senza tracce di carbone). Questo liquido non conteneva sbiancanti, ma assicurava certamente un buon lavaggio igienico.
Le osterie forniscono bevande calde, vin brulè , cioccolata e panini con salsiccia realizzata nella postazione del norcino. Nella postazione del cervo bianco sono presenti gli attrezzi per la vinificazione, la mostatrice a piedi (“al’ navasol ”) , il torchio ecc.
Le persone che operano negli spazi dei mestieri generalmente mantengono lo stesso ruolo nei vari anni, poiché non debbono rappresentare semplicemente l’immagine del mestiere, ma all’occorrenza poter dare risposte certe alle varie curiosità del pubblico e spiegare i vari procedimenti.
Ogni postazione è allestita da una serie di volontari che realizzano il montaggio delle strutture e quindi gestiscono l’arredo con gusto e attenzione. Alcune postazioni raffiguranti i mestieri partecipano anche alla manifestazione “ I tortel dols” allestita in ottobre a Colorno.
L’EVENTO
– Alle 15 inizia il corteo con S. Giuseppe e Maria sull’asinello che attraversano il villaggio ( c’è la fase di ricerca alloggio nelle locande ???)e raggiungono la capanna disabitata, unico rifugio disponibile.
– Giunti alla capanna si realizza “ la natività “ : una schiera di angeli raffigurati dai bambini del locale asilo d’infanzia porta il bambinello ( un frugolino di pochi mesi ??) alla mangiatoia.
– Successivamente i tre re Magi guidati dalla stella cometa arrivano al castello del re Erode, e a questi chiedono lumi sull’evento. ( c’è una risposta, Come ripartono ???)
– I Magi ripartono in direzione della capanna, dove arrivano e consegnano i doni, oro, incenso e mirra; li seguono i figuranti, anch’essi con doni legati alla loro attività: polli, conigli, uova, pane, formaggi, pesci e vino .
– Segue “l’adorazione” durante la quale viene letta la poesia
Poesia
Quindi il corteo si scioglie, i responsabili dei mestieri tornano alle loro occupazioni, e altri figuranti si muovono come nei dì di festa nel villaggio. Il tutto tra la folla dei visitatori che nell’edizione del 2014 ha raggiunto i 3.000 visitatori.
Altre fasi ?? musiche particolari canti o cori ??
L’edizione del 2014 è stata ripresa da RAI 1, e trasmessa il 23 dicembre nel programma Uno Mattina. E per la prima volta a lato della manifestazione nell’attigua piazza si è svolto un mercatino di oggetti artigianali.
L’organizzazione prevede una leggera attività d’informazione con qualche manifesto, qualche articolo di Nicoletta Fogolla sulla Gazzetta di Parma e, ultimamente, l’inserimento dell’evento sul sito “ Presepi viventi .it"
Fortunatamente durante le varie manifestazioni non si sono verificati problemi particolari, (tranne un anno, quando doveva partire il corteo con Giuseppe e Maria, l’asino ligio al proprio ruolo ha fatto l’asino e non c’era verso di sbloccarlo.
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Data creazioneLunedì, 15 Giugno 2020
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Ultima modificaLunedì, 15 Giugno 2020