Elenco delle storie
COS'ERA LA FAME E L'EMIGRAZIONE
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Periodo StoricoDal Regno d'Italia a fine Ottocento
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Argomento storicoLa gente nella seconda metà dell'800
COSA ERA LA FAME - Se riflettiamo sul fatto che alcuni contadini a giornata probabilmente tra feste e ferme invernali lavoravano forse metà delle giornate dell’anno, tolto dalla loro paga il costo di un kg di pane (per i 365 giorni), gli restavano la resa di circa tre ore del lavoro quotidiano per tutte le altre spese; se invece era una donna a procurare il reddito (con la tariffa metà di quella di un uomo), il suo stipendio non sarebbe bastato per acquistare un kg. di pane tutti i giorni.
Per restare sul tema della fame, l’anno 1854 deve essere stato particolarmente difficile (probabilmente una carestia nell’anno precedente), tant’è che la prefettura autorizzo il podestà a distribuire razioni alimentari ai poveri, identificati in 101 persone. La distribuzione probabilmente avveniva una volta alla settimana poiché si realizzarono le seguenti distribuzioni pro capite:
Mese |
Razione Settim. |
Razione Settim. |
Razione Settim. |
Razione Settim. |
Marzo |
7 |
7 |
7 |
7 |
Aprile |
7 |
7 |
7 |
5 |
Maggio |
7 |
5 |
5 |
5 |
Giugno |
5 |
5 |
5 |
5 |
Disparità uomo-donna – Colpisce come la discriminazione femminile fosse accentuata anche in termini economici. La paga per giornata di lavoro era mediamente pari a 1 per i maschi e 0,5 per le donne: se questo può avere una ragione in relazione alla forza e quindi al lavoro prodotto (vedi lavoro nei campi), è ben più difficile capire come rilevato da un bando per posto di maestri del 1982, che specifica “lo stipendio annuo sarà di £ 500 per il maestro, e di £ 360 per la maestra”.
L’EMIGRAZIONI NELL’800 - Sino all’incirca alla fine secolo, il ns. territorio non è stato particolarmente interessato dai flussi migratori verso l’estero: dalla tabella riportata e da altre d’archivio si denota che i flussi migratori comunque importanti erano circoscritti alla provincia. Una verifica sul biennio 1877-78 mostra che il flusso migratorio intercomunale è abbastanza equilibrato, infatti :
Anno |
Entrati |
Usciti |
1877 |
166 |
251 |
1878 |
204 |
180 |
Le ragioni di queste migrazioni dell’ordine del 4% annuo sono certamente varie: la più banale è dovuta ai matrimoni, con il conseguente spostamento della moglie al domicilio del marito. Per mezzadri e affittuari, la crescita del numero di famigliari rendeva necessario un fondo più grosso e viceversa; Per i funzionari statali la normale rotazione di ruoli, la leva per i militari e, infine, il non gradimento di una o altra parte tra famiglie e mezzadri. Inoltre come tutti i paesi di cintura di un capoluogo, già nella seconda metà dell’Ottocento, Montechiarugolo ha vissuto l’inurbamento verso Parma di una discreta parte della popolazione che veniva attratta dalle occasioni di lavoro per professionisti e offerte dall’industrializzazione.
Tabella di rilievo dati immigrazione emigrazione dell’anno 1865
Nel nostro comune, praticamente per tutto l’Ottocento, l’economia è stata quasi totalmente agricola. Fortunatamente l’allevamento di bestiame e la produzione di latte erano maggiori della media provinciale, ed era in aumento. Ma le difficoltà economiche, accresciute dall’aumento della popolazione e conseguentemente dalle difficoltà di trovare lavoro, portarono anche la popolazione del nostro comune (forse più tardi di altre) a cercare fortuna all’estero. Dal registro degli spostamenti dal 1886 al 1905, rileviamo un picco di emigrazioni tra il 1896 e il 1897: ha raggiunto le 96 unità, prevalentemente diretta in America del Sud.
Un’altra forma di migrazione, di tipo stagionale, era quello delle mondine un centinaio di donne che ogni anno si recavano in Piemonte per la mondatura e la raccolta del riso.
I dati relativi all’immigrazione verso le Americhe, nella prima metà del secolo (nel nostro Comune) sono praticamente nulli, nondimeno è interessante una circolare del 1816 invita dal governo ducale ai sindaci che solleva la problematica dell’emigrazione, e consiglia di convincere i parroci a inserire nei loro sermoni l’illustrazione dei rischi per la salute che correrebbero in caso di emigrazione verso le Americhe.
Negli ultimi decenni del secolo, l’economia agricola nazionale attraversava una crisi di redditività, in parte dovuta all’arrivo sul mercato nazionale di grano importato dall’America a prezzi decisamente più bassi dei nostri. A tal fine riportiamo l’andamento del prezzo del grano nel periodo 1870-1885.
Anno |
Lire /Ettolitro |
Anno |
Lire /Ettolitro |
Anno |
Lire /Ettolitro |
1871 |
24,60 |
1876 |
22,05 |
1881 |
21,24 |
1872 |
25,72 |
1877 |
24,76 |
1882 |
19,35 |
1873 |
28,22 |
1878 |
19,95 |
1883 |
17,62 |
1874 |
24,24 |
1879 |
23,08 |
1884 |
16,49 |
1875 |
19,56 |
1880 |
22,16 |
1885 |
17,43 |
Media |
24,36 |
Media |
22,80 |
Media |
18,42 |
Nel nostro Comune, praticamente per tutto l’ottocento, l’economia è stata quasi totalmente agricola. Fortunatamente l’allevamento di bestiame, e la produzione di latte era maggiore della media provinciale, ed era in aumento. Ma le difficoltà economiche, accresciute dall’aumento della popolazione e conseguentemente dalle difficoltà di trovare lavoro, portarono anche la popolazione del nostro Comune (forse più tardi di altre) a cercare fortuna all’estero. Dal registro degli spostamenti dal 1886 al 1905, rileviamo un picco di emigrazioni tra il 1896, e il 1897, nel dettaglio:
Sostanzialmente tutti gli emigranti sono contadini, e le mete sono ripartite tra Brasile e Argentina, mentre la frazione di provenienza è concentrata su Basilicagoiano e Montechiarugolo.
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Data creazioneVenerdì, 15 Maggio 2020
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Ultima modificaMartedì, 13 Aprile 2021