ASPETTI GEOGRAFICI - Comune di Montechiarugolo, dal nome si pensa subito a qualche sperduto angolo dell’Appennino, è invece ubicato a sud della via Emilia, delimitato a Nord dal comune di Parma, ad Est dal torrente Enza e dalla provincia di Reggio Emilia, a Sud dal Comune di Traversetolo, e a Ovest dal torrente Parma e, ancora dal Comune di Parma. La sua superficie è di 48 Km quadrati.

Pianta planimetrica del territorio, con i due torrenti, le quote di livello, e i paleo alvei della Parma.
Dal punto di vista morfologico, è definito “Territorio di alta pianura”, con i circa 75m s.l.m. del fronte nord, e i 125 del fronte sud, una pendenza media dell’ordine dell’un percento. Ma il territorio è tutt’altro che piatto, ne sono avvisaglie i toponimi “monte”, presenti nel nome del paese capoluogo e nella frazione di Monticelli T. I rilievi di maggior consistenza sono il colle su cui poggia Montechiarugolo che si estende per circa in chilometro sia a Sud, che a Nord, mentre risulta rapidamente degradante sul fronte Est nel greto dell’Enza, e analogamente sul fronte Ovest. L’altro rilievo è costituito dalla località Monte, posta a Sud di Monticelli Terme , e che si estende a Sud sin quasi alla località Piazza, e con il “Montrone” di Marano forma una valletta in cui scorreva un tempo il torrente Parma, e ora via Traversetolo. La struttura del territorio delimitata dai due torrenti deve la sua forma e struttura fondamentalmente al mutare del percorso del torrente Parma, che come mostrano le tracce dei paleo alvei, nella zona a Sud, è arrivato anche a lambire l’attuale corso dell’Enza. Da parte sua anche il torrente Enza si è sbizzarrito nel corso dei millenni, ma confinato dal rilievo di Montechiarugolo si è sempre mantenuto nell’area dell’attuale Provincia reggiana.
Una guida turistica dell’ottocento descrive così il Comune “La sua superficie è dolcemente elevata verso il colle, l’aria e purissima ma tuttoche alquanto umida in sulla sera, anche di state”. Una guida successiva dei primi del novecento riporta “ il territorio del Comune è posto su un altopiano lievemente ondeggiante, ricco di amenissime e ridenti vallette “. Prosegue informando che il capoluogo è illuminato a petrolio, e che con soli 30 centesimi si può raggiungere con il tramvai giornaliero che parte da Parma, poi cambiando al Pilastrello ci conduce a Montechiarugolo. Non mancano i riferimenti alle produzioni agricole ben curate e sviluppate grazie all’abbondanza di canali irrigui e rii. Difficile da immaginare oggi, ma una guida afferma che nel territorio tortianese, era presente una palude che si estendeva per oltre 5 miglia, e che risulta bonificata solo dopo il 1833.