A livello nazionale, ma particolarmente nel Nord Italia, tra il fine secolo e i primi del Novecento lo sviluppo dell’industria fu veramente impetuoso: tra il 1898 e il 1907 il ritmo di crescita industriale era del 6,7%. Il principale campo di sviluppo era la metallurgia, i consumi elettrici passarono dai 100.000 Kilowattora anno del 1898 ai 950.000 del 1910, e si stima che nel 1911 la popolazione impiegata nel settore industriale o manifatturiero fosse dell’ordine del 21%. Nel 1899 nasce la FIAT. L’industria automobilistica nel 1904 contava 7 costruttori, nel 1910 erano cresciuti a 70; il parco automobilistico del 1910 era di ben 20.000 veicoli. Con lo sviluppo dell’industria anche l’agricoltura si avvia alla meccanizzazione, di cui abbiamo visto le prime tracce a fine Ottocento. Arrivano macchine a traino animale e altre, come le trebbiatrici, mosse invece da trattori, ma la parte del leone restano le braccia dei contadini, e le coppie di buoi o vacche per il traino.

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Stabilimento FIAT del 1909 |
La rete ferroviaria nazionale |
Notevolissimo fu lo sviluppo della rete ferroviaria come mostra la cartina, e pure le tramvie a vapore come la nostra Pilastrello – Montecchio.